Wall Drawing di David Tremlett presso il Relais Le Cattedrali
I’M IN LOVE WITH MY CAR
Sede espositiva: Le Cattedrali Relais
Progetto speciale di questa seconda edizione di Germinale, è ispirato alla persona di Massimo Cotto, giornalista, disc jockey e scrittore, mancato nel 2024, e che ha creato ad Asti Le Cattedrali dell’Arte una collezione di quadri, dischi, cd, memorabilia, rarità, la maggior parte donate direttamente dagli artisti a Massimo.
Per rendere omaggio alla sua figura è stato deciso di trasformare la sua automobile, che lo ha accompagnato per oltre 16 anni in varie avventure, in opera d’arte da esporre all’interno delle Cattedrali dell’Arte e da far circuitare in occasione di eventi e festival musicali.
Il luogo in cui è situato questo Museo in continua evoluzione è il relais Le Cattedrali, struttura ricettiva di lusso situata a pochi passi da Asti, immersa nelle colline del Monferrato.
L’obiettivo del progetto prevede la riconfigurazione degli esterni della vettura tramite pitture e vernici in modo da cambiarne radicalmente l’aspetto trasformandola in opera d’arte.
Per individuare l’artista è stato realizzato un apposito bando e la selezione, avvenuta in base a tutte le proposte pervenute, è stata effettuata da una giuria di eccezione composta dai membri dell’associazione CattArte – Chiara Buratti (attrice e giornalista), Francesco Cotto, Filippo Cornero (architetto), Livio Negro (Imprenditore e proprietario de Le Cattedrali), Alexander Macinante (giornalista) – unitamente a Roberta Ballesini (Presidente Biblioteca G. Faletti di Asti), Marco Lodola (artista), DJ Ringo (disc Jockey e conduttore radiofonico) e Piero Pelù (musicista).
A seguito del vaglio di tutte le candidature, l’artista selezionato è: solomostry studio.
Lo spazio in cui sarà esposta l’opera realizzata, ovvero il relais Le Cattedrali è parte delle sedi ufficiali dell’esposizione diffusa di Germinale – Monferrato Art Fest, nonché progetto speciale data la natura particolare dell’iniziativa.
I’M IN LOVE WITH MY CAR
La Nissan X-trail per Massimo non era solo un mezzo di trasporto. Era il modo per coltivare i suoi sogni. Il senso del viaggio.
Machado diceva ‘Caminante, non c’è strada dove andare, si fa strada camminando’.
Lui nella sua macchina ci stava bene. Era sempre a suo agio. Perché era il suo viaggio. Detestava il treno. In auto diceva che gli venivano le idee più belle.
Per anni e anni, quando ha fatto radio a Milano, ogni giorno percorreva 250 km, la tratta Asti-Milano andata e ritorno.
Stava quasi più in macchina che a casa. Anzi la macchina era diventata la sua casa.
Dentro teneva i suoi sigari, un plaid e la carta igienica perchè diceva che durante i viaggi lunghi poteva accadere di tutto, un cambio e i suoi cd preferiti.
Quando stava su quel sedile era felice.
Il tachimetro nel 2024 ha toccato i 600 mila km e lui mai avrebbe pensato di abbandonarla.
Nè di essere abbandonato da lei.
Non l’ha mai tradito lasciandolo a piedi. Erano una cosa sola. E solo lui poteva guidarla.
Dentro c’è ancora l’odore del suo sigaro. E la sua voce.
Il modo più originale per rendere omaggio a questo immenso uomo e giornalista rock, è quello di trasformare la sua macchina in opera d’arte.
Che lei rimanesse tra i suoi ricordi più preziosi, esposta alle Cattedrali, altra sua casa, una delle sue ultime sfide, come simbolo del viaggio, del rock e della creatività che ha sempre contraddistinto Massimo.
Chiara Buratti
SUPERCOLOR CAR
Ho deciso di modificare la colorazione della macchina dividendola in quadranti, utilizzando colori accesi come rosso, blu, verde, giallo, rosa, bianco e nero che avvolgono l’intera carrozzeria. Da qui nasce il nome Supercolor: un’esplosione cromatica che rende l’auto ben visibile da qualsiasi angolazione, trasformandola in un simbolo di presenza e memoria.
Sulle fiancate ho inserito uno dei miei character, accompagnato da linee dritte colorate che tagliano lo spazio ed enfatizzano il movimento, come fossero scie di energia in viaggio.
Sul tetto ho scritto “SONO QUI” a caratteri grandi, rivolto verso l’alto, perché Massimo possa vedere la sua macchina e accompagnarla sempre dall’alto nei suoi prossimi viaggi.
Edoardo Solomostry (Milano, 1988) è un artista laureato in Graphic Design e Art Direction, che attualmente vive e lavora a Milano.
Le opere di Solomostry si distinguono per la sua unica reinterpretazione dei volti e delle emozioni umane. Ogni volto che crea è distinto e diverso, proprio come la variegata umanità che ci circonda. Questa individualità è al centro della sua ricerca artistica.
Attraverso la pittura, Solomostry cerca di congelare momenti del suo passato e del suo futuro, catturando ricordi ed emozioni fugaci e impulsive su larga scala. Le sue opere funzionano come polaroid della sua esistenza, conservando esperienze personali in vivide forme visive.
I suoi dipinti sono caratterizzati da un approccio grezzo e materico, con pennellate audaci e spesse. Impreziosisce le sue composizioni con forti contrasti tonali, colori vibranti e un’armonia cromatica attentamente bilanciata.
La sua produzione artistica abbraccia molteplici discipline, dalla pittura alla scultura e all’installazione, dove esplora un’ampia gamma di materiali e tecniche.