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FABIO OGGERO

Il progetto fotografico Continuum indaga il dualismo tra il bosco, simbolo dell’indistinto luogo di introspezione interiore profonda, e l’architettura costruita, simbolo della razionalità e positività tipicamente umane. 

Fabio Oggero esplora come questi due mondi apparentemente dicotomici, e rispettivamente accomunati al conscio e all’inconscio, possano non solo creare un dialogo visivo e concettuale ma essere in realtà l’uno il contenitore dell’altro. Le riprese fotografiche restituiscono ombra, fronde e interstizi come un continuum indistinto, evocando un’atmosfera di tranquilla contemplazione. L’elemento naturale diviene metafora del proprio viaggio interiore, dove il silenzio e l’oscuro trascinano verso un’esplorazione profonda del proprio io irrazionale: un ritorno alle radici primordiali per riscoprire la propria essenza. 

In netto contrasto con la precedente visione è l’architettura celebrata come strumento razionale positivo, discreto e capace di trasformare il paesaggio e di trasmettere, con le sue linee pulite e le forme geometriche, un senso di ordine, progresso e realizzazione, assurgendo a simbolo di un mondo plasmato dall’ingegno umano e dalla volontà di costruire un futuro migliore. 

Il cuore del progetto in mostra risiede nel possibile dialogo tra questi due elementi/ambienti solo apparentemente antitetici, analizzando e indagando in modalità site specific il rapporto tra la natura talvolta selvaggia del Monferrato e la spartana architettura degli stabilimenti dell’Area Ex CAI - Cementi Alta Italia, un ex sito produttivo dell’industria cementiera localizzato fuori dall’abitato di Casale Monferrato (AL). Costruito per la Fratelli Palli e Caroni negli anni ’20 del Novecento, è oggi di proprietà della Buzzi Unicem.

Qui il Comune ha recentemente effettuato una variante al P.R.G., dove è stato elaborato il progetto Gabanon per la realizzazione di un polo ricettivo-sportivo come luogo aperto alla comunità, simbolo di rigenerazione e volontà di riconciliazione con il territorio.

 

 

CONTINUUM, 2024, stampa digitale su carta Hahnemühle, 70x50 cm, Ed. 1/7

 

 

Fabio Oggero (Torino, 1976) | Architetto di formazione, decide di dedicarsi al racconto del contemporaneo attraverso il linguaggio della fotografia. Partendo dalla rappresentazione dell’architettura evolve la sua ricerca trasformandola in metafora per l’interpretazione del contemporaneo. Accosta lavori di ricerca personali a lavori su commissione per istituzioni pubbliche e private.

 

www.fabiooggero.it 

@fabiooggero

@fabiooggero.art

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